Presso una qualsiasi Lottomatica servizi, il classico tabacchi o bar, si può pagare il bollo dell’auto ed usufruire di uno sconto pari al 5 % sul premio della propria polizza auto, con la Compagnia assicurativa online del gruppo Axa.


In tutto il 2011 si potrà, fornendo il codice dello scontrino,quello che troviamo immediatamente sotto il codice a barre, ricevuto presso la Lottomatica servizi abilitata, avremo diritto allo sconto del 5 % sul premio assicurativo.

Attraverso il sito Quixa, digiteremo tale codice, che ci permetterà di entrare in un’area riservata a chi gode della promozione per il preventivo.

Seconda novità nata dalla collaborazione Lottomatica servizi e Quixa, compagnia di assicurazione; i clienti di tale assicurazione potranno versare il premio direttamente e comodamente presso le tabaccherie ed i bar che aderiscono alla rete di servizi Lottomatica Italia Servizi.

Una volta ricevuto il proprio preventivo online, sul sito Quixa, presenteremo il codice a barre, presente nel modello di preventivo, presso la ricevitoria Lottomatica per effettuarne il pagamento.

Con lo scontrino avremo il nostro contrassegno provvisorio con copertura assicurativa immediata.

Quindi un doppio vantaggio per questa nuova collaborazione nata tra Quixa e la Lottomatica Servizi Italia.

Infine aggiungo che, se fino all’11 luglio, pagheremo due bollette presso un tabacchi, che aderisce alla Lottomatica Servizi, potremmo essere premiati con una tessera del cinema per due persone, valida un mese; oppure con un pacchetto benessere. Non è male!
Un’auto deve tenere una distanza dall’auto che la precede, detta distanza di sicurezza, ma come capire qual è la distanza da mantenere?

Le nostre auto con la loro Rca auto, devono rispettare le norme del Codice della Strada, tra queste vi è il rispetto della distanza di sicurezza, articolo 149.


La velocità di spostamento e la visibilità sono due degli elementi importanti nel valutare la distanza da tenere rispetto all’auto, che abbiamo davanti sull’autostrada o strada di città.

Anche lo stato di usura dell’auto ha la sua importanza, perché lo stato di efficienza dei freni è determinante nel calcolo dello spazio di frenata.

Poi dobbiamo tener conto di quanto l’auto è carica e quanto i pneumatici siano consumati, anche l’usura dei pneumatici determina l’allungamento dello spazio di frenata.

Lo stato dell’asfalto è un parametro da tenere in considerazione e infine, ma non ultimo la prontezza di riflessi del conducente dell’auto.

Facciamo un esempio:

alla velocità di 100 Km/h, si percorrono 27,8 metri al secondo, ma che cosa ci dice questo valore?

Partiamo dal nostro tempo di reazione, cioè il tempo che intercorre tra l’aver visto l’ostacolo e il cominciare a frenare, solitamente è circa 1,5 secondi. Se procediamo a 100 Km/h, impiegheremo 7 decimi di secondi prima di poggiare il piede sul freno.

Lo spazio che percorriamo così facendo è circa 20 metri. Cioè prima di iniziare a frenare, noi percorriamo 20 metri e altrettanto faranno le auto che ci precedono. A questo punto entrano in gioco tutti i fattori che riguardano anche le capacità dei conducenti di auto, che ci precedono e dell’impianto frenante delle auto stesse.

Consideriamo che in caso di pioggia i valori di cui parliamo aumentano anche del 20-30 %.

Quindi dobbiamo considerare il tempo di reazione, che corrisponde a 20 metri, al quale dobbiamo sommare lo spazio di frenatura, che sempre alla velocità di 100 Km/h corrisponde, in teoria, a 40 metri percorsi.

Per un totale di strada percorsa, davvero enorme di 70 km!!

Se si procede a 50 Km/orari, la distanza di sicurezza minima da mantenere, deve essere di 25 metri, cioè pari a circa due bus. Lo spazio percorso per il tempo di reazione, è pari a 14 metri e poi c’è lo spazio di frenatura è pari a 11 metri.

Insomma guida attenta e guardiamo anche più avanti dell’auto, che immediatamente ci precede, così da prevedere eventuali movimenti degli automobilisti.
Un evento atmosferico particolarmente violento oppure una calamità naturale, come una grandinata, sono poco diffusi in alcune zone ma comuni in altre, soprattutto nel Nord dell’Italia.

La polizza Rca auto, responsabilità civile, non offre la copertura nei confronti di tali eventi atmosferici, che risulta essere una polizza

facoltativa e che corrisponderà a circa 30-80 euro l’anno.

Per calamità naturali si intendono i terremoti e i bradisismi;

le frane e gli smottamenti;

le inondazioni o le alluvioni.

Poiché in Italia questi eventi sono poco diffusi, risultano essere non obbligatori, come coperture e l’assicurato implementerà la propria polizza RCA auto comprendendo eventi atmosferici come bufere, tempeste e altro.

Sembra però abbastanza improbabile che nelle nostre regioni si verifichino uragani o cicloni come quelli tipici degli Stati Uniti, o comunque seppure si dovessero verificare, sarebbero di entità ridotta e non danneggerebbero l’auto.

Ma come si fa a verificare l’evento atmosferico?

Si dovrebbe far riferimento ad un Osservatorio Meteorologico che risulti essere vicino al luogo, dove è stato denunciato il danno per l’auto dell’assicurato. Oppure occorre denunciare l’accaduto presso la stazione di Polizia o dei Vigili del Fuoco a testimonianza dell’accaduto.

Il danno risarcito sarà corrisposto pari al valore che l’auto aveva prima del danno, subito per la grandinata o per la violenta mareggiata.

Ciò che però è presente nel nostro paese è il dissesto idrogeologico, ( Messina, Sarno) il cui danno arrecato alle auto, può essere richiesto alle Regioni, che dovrebbe disporre di speciali fondi per le occorrenze.
Quando acquistiamo un’auto usata, occorre effettuare, tra le altre cose, il passaggio di proprietà ed aggiornare il libretto di circolazione.

In un tempo di 60 giorni la parte burocratica deve concludersi e l’auto sarà a tutti gli effetti di nostra proprietà dopo l’autentica della firma del venditore sull’atto di vendita.


Se si autentica la firma del venditore allo sportello Telematico dell’automobilista, STA, e dal luglio del 2006 ciò è possibile, può essere fatto al PRA o alla Motorizzazione Civile, occorre richiedere subito dopo il passaggio di proprietà.

Poi ci si reca al Pubblico Registro Automobilistico, della provincia di residenza del venditore, per pagare l’imposta provinciale di trascrizione, IPT, e per registrare l’atto di vendita.

C’è poi da verificare l’Rca auto

Ma che cos’è l’ipt?

L’imposta provinciale di trascrizione è diversa se il veicolo è soggetto ad Iva oppure non lo è.

Non sono soggetti ad Iva di solito le auto che acquistiamo da privati e lo sono invece le auto acquistate dai concessionari d’auto.

Una parte di questa imposta,è uguale per tutti, ed è pari alla somma di 151 euro, e poi c’è una parte che varia da provincia a provincia, fino ad arrivare ad un massimo di 45 euro.

All’Ipt vanno sommati circa 30 euro per l’imposta di bollo e ancora per 20 euro versati al PRA.

Ci daranno così un nuovo Certificato di proprietà; a questo punto dobbiamo effettuare all’ufficio postale, due versamenti di 14,62 euro al n.4062 e 9 euro sul conto corrente numero 9001, intestati al Dipartimento trasporti terrestri.

Il modello 2119 va compilato in tutte le sue parti, si tratta della domanda per le operazione relative ai veicoli a motori,che potete trovare sul portale della’automobilista, infine con una fotocopia della carta di circolazione, un certificato di residenza ed i versamenti effettuati, andiamo presso l’ufficio del Dipartimento trasporti terrestri, ex motorizzazione civile , per aggiornare la carta di circolazione.
Da una attenta analisi emerge che negli ultimi sei mesi, c’è stato un rincaro delle polizze assicurative Rca auto, del 20 %.

In testa ad una classifica in negativo, con costi medi di circa 1600 euro l’anno, Napoli; altri dati di Rca auto ci raccontano di una città come Roma, con cifre medie annue , pari a 600 euro, rispetto ai 500 circa di sei mesi fa.


Milano invece presenta dei costi delle polizza rca auto più contenuti, con 435 euro l’anno, con soli 70 euro di aumento rispetto agli scorsi dati.

In occasione di questi rincari, il Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione, Sna, ha effettuato una raccolta di firme per una petizione, che è stata presentata al presidente della Camera, Gianfranco Fini.

Infatti un ulteriore dato che va nella stessa direzione di ciò di cui scriviamo è quello che riguarda l’acquisto delle auto e quindi le nuove immatricolazione di auto.

Negli ultimi 16 anni è questo il peggior periodo, secondo i dati raccolti da cerca assicurazioni.it

E’ ovvio che questa diminuzione della vendita di auto ha riguardato, soprattutto i lavoratori precari, insegnanti, architetti e geometri.

Un grosso problema è rappresentato anche dalle speculazioni illecite, che giustificherebbero le grosse differenze dei premi pagati, in alcune città rispetto ad altre.

Contrastando questi illeciti si potrà arrivare ad una riduzione del costo dei sinistri delle rca auto.

Quindi al solito un maggior controllo è l’unica opzione possibile per tutelare tutti i consumatori.
Il PRA o pubblico registro automobilistico può essere consultato online per ottenere la visura presa dalla banca dati del PRA.

L’Automobile Club d’Italia gestisce il pubblico registro automobilistico che è consultabile online e attraverso il quale, si può risalire e controllare le iscrizioni, le trascrizioni, e le annotazioni relativi alle auto, ai motoveicoli e ai rimorchi.


E’ possibile, essendo pubblico il registro, fare richiesta, attraverso l’inserimento della targa dell’auto, ottenere una visura con i dati del proprietario del veicolo.

Il costo di una visura è pari a cinque euro, il pagamento può essere effettuato con le carte di credito dei maggiori circuiti, MasterCard, Visa, Carta Si, Diners, American Express, Aci Citi.

Possiamo dedurre dal foglio informativo, che non ha alcun valore legale, informazioni relative alle vicende giuridico patrimoniali dei veicoli soggetti ad iscrizioni.

In quali casi può essere utile?

Otterremo i dati del proprietario, dati del conduttore, se è in leasing, dati tecnici( la cilindrata, la marca il modello), la data di immatricolazione del veicolo, ed in caso, ad esempio, di un sinistro, non si dovranno più fare le code agli uffici, ma si potrà avere le informazioni sul conducente dell’auto coinvolta. Quindi oltre ai dati che leggeremo dalla patente avremo anche altri dati importanti.

Oppure ancora se stiamo per acquistare un auto e vogliamo essere sicuri del bene che comperiamo, con una semplice e comoda visura, e una minima spesa, potremo ricavare le informazioni che desideriamo, solo dal numero di targa dell’auto o numero di telaio, inserito nell’apposito modulo.
Sappiamo che nel 2003 è entrata in vigore la patente a punti, con 20 punti e che essi vengono decurtati, a seconda delle infrazioni del Codice della Strada.

Ma vediamo quanti punti vengono sottratti a seconda delle infrazioni commesse alla guida della propria auto.


Ricordiamo che c’è un modo per recuperare punti: se per due anni non vengono commesse infrazioni si ritornerà ai 20 punti, se non si sono persi punti, e trascorrono due anni senza commettere infrazioni, si riceve un bonus punti, fino ad un massimo di 30 punti sulla propria patente; per i neopatentati i punti persi nei primi tre anni, vengono raddoppiati.

I 10 punti sono detratti nei casi di guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di droghe.

Ancora 10 punti sottratti, se si viaggia in autostrada occupando la corsia di emergenza, oppure se, sempre viaggiando in autostrada si effettua una inversione di marcia.

Anche l’eccesso di velocità violando i limiti oltre i 40 Km orari rispetto ai limiti, comporta la sottrazione di 10 punti; l’eccesso di velocità oltre i limiti consentiti di 10 Km orari, tra 11 e 40 Km orari, comporta la decurtazione di due punti.

La circolazione contromano, comporta una decurtazione di ben 4 punti, per l’articolo n.143 del Codice della Strada! Sono sottratti 4 punti per il mancato rispetto dello stop articolo n.145 comma 5.

Il sorpasso effettuato a destra, comporta la decurtazione di due punti, ed il sorpasso doppio in curva, la sottrazione di 4 punti. Se poi si è alla guida di veicoli pesanti, i punti diventano 5, se si effettua un sorpasso.

Sappiamo che dobbiamo mantenere la distanza di sicurezza dall’auto che ci precede, se ciò non avviene c’è la sanzione pecuniaria e la sottrazione di 3 punti, per l’articolo 149 del Codice della Strada.

E veniamo alle luci dell’auto: l’uso improprio dei fari, comporta un punto sottratto, e l’uso improprio degli abbaglianti 3 punti sottratti; mentre la mancata accensione delle luci, comporta per l’articolo 152 la decurtazione di 2 punti.

Per consultare il saldo dei punti della propria patente, si può consultare il sito del Ministero dei Trasporti.
Sintetizziamo le infrazioni del Codice della Strada più comuni a cui possiamo andare incontro, durante la circolazione su strada con la nostra auto.

Partiamo dal fatto che tutti i veicoli devono possedere un assicurazione rca auto, i conducenti possedere la patente A o B, e la guida deve essere prudente ed attenta.


Veniamo subito alla Patente: la guida con la mancata revisione del documento comporta, per l’articolo 126, il ritiro della stessa ed una multa di 155 euro; se poi guidiamo e non siamo fisicamente abili, cioè magari abbiamo un braccio fasciato, per l’articolo del codice della strada, n.115, dobbiamo corrispondere circa 80 euro.

Per un parcheggio dell’auto in un luogo dove c’è il divieto di sosta, l’ammontare della multa è 38 euro, la stessa cifra deve essere corrisposta, se non abbiamo esposto il disco orario, dove è permessa la sosta solo per un’ora.

Se poi ci mettiamo alla guida e squilla il cellulare e non usiamo il vivavoce, pagheremo 68 euro per l’articolo 173 del Codice della Strada; mentre se abbiamo scritto sulla patente, guida con obbligo di lenti e non le indossiamo, la multa per l’articolo 173 corrisponde a 70 euro.

La guida senza uso di casco comporta una multa pari a 74 euro ed inoltre c’è il fermo del veicolo. La stessa cifra va corrisposta per la guida dell’auto, senza le cinture di sicurezza.

E per finire le infrazioni più pericolose anche per il prossimo e per chi ci è seduto al fianco del conducente dell’auto , l’eccesso di velocità!

Se superiamo il limite di velocità tra gli 11 e 40 Km orari, la multa sarà di 155 euro.

500 euro per aver superato il limite di velocità oltre 40 Km orari, tra 41 e 60 Km orari, sospensione di patente per i neopatentati, cioè ha la patente da meno di tre anni,per un periodo che va da 3 a sei mesi; e l’ammenda di 500 euro; la sospensione della patente sarà per un periodo che va da un mese a tre mesi

Per la guida in stato di ebbrezza l’ammenda dipende dal tasso alcolico riscontrato nel sangue ( si parte da 500 euro)
Il modulo di Constatazione Amichevole di sinistro va compilato in tutte le sue parti, ed il sinistro, denunciato tempestivamente entro 3 giorni dalla data dell’incidente, secondo la norma del risarcimento diretto dei danni subiti, previsto nella polizza RCA auto.


Il Modulo Blu va compilato in tutte le sue parti che, riguardano la data e l’ora ed il luogo in cui è avvenuto l’incidente, la data è molto importante pena la mancata liquidazione del sinistro da parte delle Compagnie di assicurazione.

Poi c’è la parte indicata come danni materiali, che interessino terzi veicoli, oltre i due assicurati coinvolti, oppure cose o animali appartenenti a terzi.

C’è poi la parte che riguarda eventuali testimoni della dinamica dell’incidente, che possono evitare ogni tipo di contestazione, se vi sono più testimoni è bene indicare se ciò che affermano, è a favore del primo o del secondo veicolo coinvolto nel sinistro.

Compiliamo attentamente la parte riguardante i dati dei due assicurati, con le generalità, il codice fiscale, numero di telefono ed email,di entrambi i conducenti dei veicoli; poi passiamo all’auto con il numero di targa, il tipo la marca, il numero di telaio (o di targa) e lo stato di immatricolazione.

Attraverso il certificato di assicurazione ricaviamo ed indichiamo i dati della polizza assicurativa, se sono presenti indichiamo anche le polizze che coprano danni materiali; infine utilizziamo la patente per riempire la parte che riguarda il conducente del veicolo A e del veicolo B.

Il Punto 10 chiede di indicare con una freccia il punto d’impatto iniziale del veicolo A o del veicolo B, poi nei danni visibili dell’auto in maniera concisa indichiamo cosa ha subito danni.

Il punto 12 è quello che chiarirà, attraverso delle sottodomande, la dinamica del sinistro, e nel punto 13 va disegnato il grafico dell’incidente con: il tracciato delle strade, la direzione di marcia del veicolo A e B, i segnali stradali, i nomi delle strade, e la posizione delle auto al momento del sinistro.

Siamo arrivati in fondo al modulo blu dove vanno apposte le firme, se mancano verrà considerato come una denuncia normale di sinistro e non come CAI.
Purtroppo sappiamo che sono in aumento i furti di auto ed in 63 casi su 100 nonostante i sistemi di antifurto, che comunque rappresentano un ottimo deterrente.

Che tipo di antifurti possiamo montare sulle nostre auto?

Ci sono gli antifurti elettronici che si attivano ( a sirena) quando qualcuno si avvicina all’auto; il sistema immobilizer, che provoca l’interruzione del circuito elettrico, e se non si possiede la chiave, la vettura non parte. Ma questi due sistemi di antifurti sono abbastanza semplici da disinnescare.

Poi ci sono gli antifurti satellitari che con il GPS, costo circa 500 euro, individua il pericolo, e trasmette il segnale alle postazioni che si trovano anche a 10 m di distanza, poi tramite cellulare si può ricevere un sms per sapere dove viene portata l’auto. Ma anche contro questi sistemi si tutelano le compagnie di assicurazione, perché esistono metodi per neutralizzare i satellitari; cioè le coperture di piombo, i ripetitori di chiamata che mantengono occupato il numero inserito nel circuito satellitare.

Ci sono poi gli antifurti meccanici che sono quelli più affidabili, come il blocca sterzo-pedaliera, il blocco dello sterzo.

Poi c’è il block-shaft che è un antifurto meccanico, inserito sul piantone dello sterzo, che impedisce di direzionare l’auto, viene azionato da una chiave impossibile da duplicare, ma non si può smontare una volta montato sull’auto. Quindi se abbiamo intenzione poi di vendere l’auto, andrà in regalo insieme alla vettura.

Con questo tipo di antifurto sicuramente avrete delle agevolazioni nella stipula dei contratti di assicurazione rca auto.
Le auto ad idrogeno non fanno risparmiare!

Leggendo un po’ e documentandoci, potremo provare a fare delle considerazioni in merito alle auto alimentate ad idrogeno, anche se, alcune case automobilistiche annunciano che nel 2015 saranno in commercio. Sono nove i gruppi automobilistici che hanno firmato un accordo che prevede la commercializzazione di auto elettriche con propulsione a celle combustibili


Ma se ci documentiamo maggiormente, possiamo porci dei quesiti interessanti.

Innanzitutto, come si produce l’idrogeno?

L’idrogeno si ricava dalla molecola dell’acqua che deve essere scissa in idrogeno ed ossigeno, ma per ottenere questa scissione occorre energia! Per ricavare questa energia occorrerà un processo chimico, detto reforming , che dosa le diverse frazioni, ma partendo sempre dagli idrocarburi, cioè dal petrolio!

Oppure si può ricavare energia dal carbone per produrre l’idrogeno.

Si può ricavare energia anche da processi che utilizzano fonti rinnovabili, eolica, solare, idroelettrica. Ed è forse qualcosa su cui puntare maggiormente.

L’idrogeno può essere ricavato, per avere senso, da energia pulita, come vento e solo, come avviene in Puglia, dove dovrebbero essere impiantati dei distributori ad idrogeno, ed i sei province pugliesi saranno impiantati distributori di idrometano ( 30 % di idrogeno) che alimenteranno le auto con motore predisposto.

Se invece, attraverso un po’ di accurati calcoli, si arriva a dedurre che la quantità di petrolio da dover trasformare, sarà maggiore rispetto a quella che si importa oggi.

Meglio sarebbe, per ridurre l’inquinamento e quindi le emissioni di CO2, introdurre alcune auto, tipo quella della Toyota, la Prius, che funziona a benzina e consuma 1 litro per fare 17 Km. L’alimentazione è ibrida, elettrica e a benzina, ma il motore a benzina funziona ad un regime di giri ottimale, capace di ricaricare sempre le batterie.

Quindi se non riusciamo a risparmiare sulle Assicurazioni auto almeno potremo provare a risparmiare sul rifornimento ad idrogeno.
E’ in fase di sperimentazione a Roma, la libera percorribilità dei tratti di strada urbana, le corsie preferenziali, normalmente riservati agli autobus e ai taxi.

Tutto ciò, per ora, avverrà solo in alcuni tratti di strada urbana, e questa proposta ha come obiettivo quello di snellire il traffico e migliorare la viabilità di una grande città come Roma, da sempre afflitta da problemi di traffico.

Ovviamente sono contrari i ciclisti, gli autisti degli autobus ed i tassisti che obiettano per la pericolosità del provvedimento. Potrebbe essere una soluzione anche nella altre grandi città italiane?

A Roma sono presenti circa 600mila scooter e questa proposta potrebbe, in parte risolvere parzialmente il problema delle auto in città; ma il buon esito della sperimentazione dipenderà anche da quanto correttamente si comporteranno i centauri; se, come dicono, preoccupati gli autisti dei bus, non dovranno essi stessi, porre attenzione anche ai motorini che si muoveranno a zigzag tra gli ostacoli che si frapporranno nel loro percorso.

La decisione è stata presa anche per la sponsorizzazione dell’attore Max Giusti che si è posto al fianco del Coordinamento dei Motociclisti, per ottenere un traffico più sicuro.

Il vicesindaco di Roma, Mario Cutrufo, si dice ottimista, al contrario di ciò che possono pensare i cittadini di Roma, che da pedoni adesso devono anche da tenere d’occhio gli scooter, che si muoveranno nelle corsie preferenziali.

Voi cosa ne pensate? E se nelle vostre città venisse approvata tale sperimentazione? A Milano questa soluzione sembra aver portato miglioramenti alla viabilità.

Sareste d’accordo anche solo a verificare per un breve periodo una circolazione dei veicoli, auto, moto e scooter di questo tipo?
L’assicuratore si occupa, all’interno di un’agenzia di assicurazione, di stipulare le polizze rca auto,( ma anche quelle sulla vita) e dei sinistri.

Come si diventa agente assicurativo?


Occorre superare un esame di idoneità per iscriversi al Registro Unico degli Intermediari Assicurativi, presente sul sito dell’Isvap, che è l’Istituto per la vigilanza delle assicurazioni private e di interesse collettivo.

Questo esame si tiene a Roma per due volte l’anno.

Occorre, prima di sostenere la prova, aver fatto un apprendistato di due anni, come sub-agente, presso un’agenzia di assicurazioni, per acquisire le conoscenze pratiche in materia.

L’esame consiste in una prova scritta, un questionario a risposta multipla, ed una prova orale. Le materie oggetto di esame sono: diritto assicurativo, disciplina della previdenza complementare, disciplina dell’attività di agenzia e di mediazione, tecnica assicurativa ( rami danni e vita); disciplina della tutela del consumatore, alcune nozioni di diritto privato e diritto tributario che riguardano la materia assicurativa e previdenziale.

La prova orale avrà come argomenti le stesse materie necessarie per il test scritto.

Superata la prova scritta con la votazione almeno di 60 su 100 si accede alla prova orale che sarà superata con una votazione non inferiore a 60 su cento. Sul sito dell’isvap troverete le modalità di invio della domanda, solo online, e alcuni quesiti inerenti le passate sessioni di esami scritti.

L’agente assicurativo, è un agente che media tra le parti, può lavorare per una o più agenzie di assicurazione e si dice mono o plurimandatario, oppure lavorare come libero professionista. Il guadagno del professionista è soprattutto legato alle provvigioni e al portafoglio assicurativo, cioè il pacchetto clienti che gestisce, auto, danni, casa e fondi pensioni. Insomma se vi piace il campo, ci sono buone opportunità di collocarsi nel mondo del lavoro.
La nuova iniziativa, I 12 mesi della sicurezza stradale, nasce da un accordo tra Autostrade per l’Italia. la Polizia Stradale, le associazioni dei consumatori, come Adiconsum, Adoc, Codacons, Federconsumatori, Asaps, Quattroruote, CCISS e radio RTL 102.5 e ha come obiettivo la sensibilizzazione e l’informazione di tutti gli automobilisti su quali siano le principali cause degli incidenti stradali e come evitarli.


Il 90% degli incidenti sono infatti causati dall’errore commesso da parte di chi, si mette alla guida della propria auto con troppa leggerezza e poca prudenza.

Dai colpi di sonno, alla velocità eccessiva, alle distrazioni; queste solo alcune delle tematiche dei 12 mesi dell’anno 2011, realizzato per informare sui comportamenti corretti da tenere alla guida della propria auto.

A gennaio, mese del colpo di sonno, è stato sottolineato come questo, sia la causa di un incidente su 5 e come sia improvviso, inoltre solitamente gli incidenti avvengono di notte, ma le persone si mettono alla guida della propria auto, anche di notte; il tasso di mortalità è risultato maggiore di ben cinque volte.

Insomma qui non si parla più solo di punti decurtati dalla propria patente ma di vite umane,

A febbraio si è sottolineato come sia importante mantenere la distanza di sicurezza in strada e rispettare i limiti di velocità, attraverso la diffusione di comunicati stampa; è stato distribuito, presso i Punti Blu, le Aree di Servizio e i Caselli autostradali, il calendario della sicurezza stradale ed altro materiale informativo.

Il calendario si può anche scaricare sul sito autostrade.it ed è realizzato con la collaborazione di giovani illustratori, che hanno disegnato le vignette mensili.

RTL 102.5 trasmetterà messaggi, mese dopo mese, sul tema relativo; a marzo si è parlato dell’importanza delle cinture di sicurezza anteriori e posteriori, e ad aprile dell’abuso di alcool e sostanze psicotrope.

Maggio invece prevede informazione più fitta sull’importanza del controllo della meccanica dell’auto. Seguiranno i mesi in cui si parlerà della distrazione, come causa di incidenti stradali, dell’importanza delle corsie di emergenza, del cattivo tempo e dell’asfalto drenante, che ricopre attualmente circa l’80 % dei tratti autostradali
Siamo alle prese con la scelta di un auto nuova, ma una volta presa la decisione, quali documenti sono necessari per il ritiro del veicolo “chiavi in mano”?

Sono indispensabili alcuni documenti ,che noi dobbiamo consegnare al concessionario, presso il quale abbiamo effettuato l’acquisto della nostra auto.

Il certificato di residenza è il primo dei documenti necessari, segue il codice fiscale, entrambi necessari per la registrazione presso il Pubblico Registro Automobilistico, meglio noto come PRA, da parte degli Uffici della Motorizzazione.

Ciò che serve a noi per poter circolare è:

il Certificato di Proprietà, che testimonia che siamo i proprietari dell’auto. Esso riporterà i dati anagrafici del proprietario ed i dati dell’auto. Tra i dati dell’intestazione, ci sarà una casella, che sarà vuota, se il veicolo è nuovo, oppure riporterà il numero di precedenti proprietari. Occhio al confronto tra questo numero e ciò che vi è stato raccontato dal concessionario.

Poi in alto a sinistra sarà ben visibile, la targa dell’auto, e a seguire il tipo di veicolo, ed i dati fiscali Kw, con la data di immatricolazione. Questo documento sarà necessario per la successiva vendita dell’auto.

Il libretto di Circolazione riporta dei codici riguardanti l’immatricolazione dell’auto, e deve riportare le revisioni periodiche obbligatorie; va portato in auto.

Per il Bollo auto, se l’auto è usata, si è responsabili del suo pagamento, dalla data di acquisto del veicolo, ma se comperi un’auto, che non ha il bollo pagato, ed il termine utile non è ancora scaduto, ne sei responsabile per il pagamento.
Vogliamo acquistare un’auto usata! Ma su cosa dobbiamo porre la nostra attenzione? Prima di tutto alcuni documenti sono essenziali, il Libretto di Circolazione ed il Foglio complementare ora denominato, certificato di proprietà, entrambi intestati alla stessa persona.

Per l’argomento assicurazioni, questo dipende dal vostro attestato di rischio.

Controlliamo la residenza trascritta sui documenti dell’auto e sul documento d’identità del venditore dell’auto. In base all’anno di immatricolazione dell’auto, controlliamo che ci sia il tagliando delle revisioni avvenute regolarmente. I tempi sono ogni 4 anni o ogni due anni, ciò dipende dall’età del veicolo.

Magari se ci fosse anche il Libretto di Uso e Manutenzione della casa automobilistica, sarebbe meglio.

Se acquistiamo presso un concessionario di auto usato, una nuova normativa, entrata in vigore dal 2002, obbliga i commercianti di auto, a garantirne il funzionamento per un intero anno. Quindi se ci fosse qualche problema meccanico all’auto, i gestori dell’autosalone, sono tenuti a riparare il veicolo.

E veniamo al privato: se l’acquisto di un’auto viene effettuato da un privato; allora occorre porre molta attenzione, in primis ai documenti a corredo dell’auto e poi alla meccanica. Controlliamo:

targa, numero del telaio e del motore che dobbiamo verificare corrispondano.

Per verificare che l’auto o il numero di telaio non appartengano ad auto rubate, andiamo sul sito del Ministero dell’interno oppure sul sito della Polizia di stato.

Per il Ministero dell’Interno, uno strumento apposito ci farà inserire la targa, o il numero di telaio ed otterrete la risposta.

Questo il link: http://coordinamento.mininterno.it/servpub/ver2/SCAR/cerca_targhe.htm

Pneumatici: le gomme devono essere quelle la cui sigla sia trascritta sul Libretto, facciamo attenzione anche a questo particolare.

Controlliamo che sull’auto non sia in atto un fermo amministrativo, per mancato pagamento di tasse di natura diversa, dal canone rai ad altre tipologie di tasse, questo fermo verrà trasmesso al PRA da parte dell’ente creditore. Attraverso la visura o l’estratto cronologico, per i quali occorre solo il numero della targa dell’auto, possiamo conoscere le informazioni necessarie, prima di acquistare la nostra auto.

Ed in questo il web ci viene in soccorso, per evitare le file , possiamo effettuare la visura online, se siamo in possesso di una carta di credito ad un costo di circa 5 euro.

https://servizi.aci.it/VisureInternet/welcome.do
Le proviamo tutte per risparmiare sulla polizza RCA auto: comparatori online, buoni benzina in omaggio, telecamere nell’abitacolo della nostra auto.

Queste alcune delle possibili soluzioni per provare a risparmiare sulla polizza RCA Auto,ormai diventata insostenibile, soprattutto nelle regioni del Sud Italia.

Supermoney, broker online di assicurazioni auto, permette di realizzare un preventivo online, comparando 17 compagnie di assicurazioni , compilando un modulo apposito e inserendo con attenzione tutti dati relativi al veicolo, data di immatricolazione, modello del veicolo ed i dati anagrafici del conducente.

In pochi minuti di pazienza, ultimata la compilazione del modello, avrete il vostro preventivo rca auto; sono esclusi i costi di intermediazione. Il sito è sottoposto al controllo dell’ISVAP, ente autonomo che opera per garantire la stabilità del mercato delle assicurazioni. In omaggio anche un buono benzina!

Notizia curiosa quella che viene dall’Inghilterra, dove la compagnia assicurativa Marmelade, propone per i neopatentati, l’istallazione di una telecamera a bordo del veicolo che essi utilizzano. Negli Stati Uniti ed in Inghilterra è già possibile acquistare in leasing un’auto con il “grande occhio” a bordo, che registrerà quando il veicolo cambia la velocità ed il comportamento del neopatentato.

Voi rinuncereste alla vostra privacy per una riduzione del premio assicurativo? Aderireste a quest’iniziativa?

Secondo una statistica i cui dati sono forniti dal broker finanziario online, Assicurazione.it, i guidatori più capaci sono gli automobilisti del Molise, che hanno denunciato un minor numero di sinistri nel 2010, seguiti dagli automobilisti dell’Emilia Romagna. Guidare con prudenza e attenzione non è una prerogativa dei Toscani, Siciliani e Pugliesi.

Infine segnaliamo Facile.it, che si pone al fianco dell’automobilista per poter scegliere la propria polizza RCA Auto, comparando i preventivi di 18 compagnie di assicurazioni, e consigliando le soluzioni migliori in base alle abitudini e ai tempi di guida del veicolo.
Succede anche questo: una denuncia per targhe clonate per non pagare due multe, che un automobilista che aveva oltrepassato i limiti di velocità, si era visto addebitare grazie ai tutor.

Polstrada e carabinieri, presso i quali era stata effettuata la denuncia di clonazione delle targhe dell’auto, hanno agito di concerto per verificare l’accaduto.


Tutto era accaduto lungo due autostrade la A26, Genova Voltri- Alessandria e l’A8 presso Varese, nel periodo di febbraio 2010 e luglio 2010, qui l’auto in questione, una Mercedes, aveva superato i limiti di velocità, ed era stato fotografato dai tutor disposti lungo il tratto autostradale.

I tutor son gli strumenti utilizzati per controllare la velocità di percorrenza di strade autostrade, nei tratti in cui sono presenti, sono segnalati, proprio per indurre gli automobilisti a moderare la velocità, rispettando di volta in volta i limiti. Ci sono postazioni fisse dei tutor sia su strade statali che su autostrade.

Ricordiamo che i limiti attuali di velocità sono di 130 Km orari sulle autostrade che diventano, in caso di maltempo, 110 Km orari.

Le tre multe ammontavano a circa 450 euro e l’automobilista aveva ideato la truffa ai danni della polizia stradale contestando le multe per clonazione di targhe.

La truffa ideata e la simulazione del reato sono gli estremi della condanna dell’uomo alla guida dell’auto, che sarebbe andato incontro inoltre,anche alla decurtazione di punti dalla patente per eccesso di velocità.
Due sono gli strumenti che ci aiutano a ridurre la velocità su strada, conoscendo il loro funzionamento e la loro posizione, odiati ed amati sono: i tutor e gli autovelox.

Il tutor permette di rilevare la velocità media delle auto che percorrono un determinato tratto autostradale.

Questo strumento funziona anche di notte, se si viaggia sulla corsia di emergenza o se ci sono condizioni meteorologiche avverse, se si tiene spenta la luce della targa; questi sono alcune delle notizie che sono circolate per un po’ di tempo e grazie alle quali si sarebbe potuto evitare il meccanismo di rilevamento della velocità.


La velocità media è calcolata in base al tempo di percorrenza dell’auto, grazie ad alcuni sensori e telecamere, avviene il rilevamento della velocità, registrando in tratti tra i 10 e 25 km, i passaggi ed i tempi.

Questo nuovo strumento, che induce tutti coloro che guidano le auto, ad essere più prudenti per mantenere una velocità di viaggio, entro i limiti, è stato introdotto su 2600 Km di carreggiata autostradale ( fonte sito autostrade) ed ha permesso di ridurre il tasso di incidenti del 19 %, di quelli con feriti del 27 %, abbassando il tasso di mortalità di ben un 51 %.

I veicoli che violano i limiti, attraverso gli archivi della Motorizzazione, vengono associati al proprietario dell’auto; il sistema compila e stampa il verbale, che verrà poi recapitato al responsabile dell’infrazione stradale.

Per eventuali ricorsi consultate il sito stradeemulte.it, potrebbe esservi utile. Se avete altri siti da suggerire fatelo pure.

E veniamo agli autovelox; un po’ tutti oggi possiedono i navigatori satellitari, aggiornabili, che ci indicano la presenza appunto, degli autovelox e che ci aiutano ad essere prudenti. Esistono gli elenchi resi pubblici, dei luoghi, (sul sito della Polizia di Stato), degli autovelox e dei tutor esistenti. Per gli autovelox fissi c’è la segnaletica di preavviso ed un cartello messo sopra l’autovelox stesso.

Poi ci sono le postazioni mobili di autovelox, che la Polizia Stradale pubblica settimanalmente, ogni lunedi sul proprio sito, diviso per regione. http://www.poliziadistato.it/articolo/175/

Infine , come stabilito dall’art. 142 del Codice della Strada così come modificato dalla Legge 120 del 2010, se ci sono postazioni di controllo, queste devono essere segnalate; vi possono essere dove ci sono cantieri.

Questo per un discorso di trasparenza e di prevenzione, ricordiamo che il limite di velocità che la nostra auto può raggiungere, è di 130 Km orari in autostrada, che diminuisce a 110 Km orari nei casi di ridotta visibilità causata da forte pioggia.
Il reale problema degli automobilisti è quello del prezzo del carburante che continua a lievitare!

Vogliamo suggerire qualche consiglio per ridurre i consumi della benzina ed anche sostenere il sistema Start e Stop presente su molte auto nuove.


Le indicazioni che possiamo dare, e che magari alcuni automobilisti già mettono in atto, sono quelle che riguardano prima di tutto i pneumatici. Sappiamo tutti che le gomme sgonfie aumentano la resistenza al rotolamento. Controlliamo la pressione dei nostri pneumatici almeno una volta ogni tre mesi, potremo farlo presso un distributore di benzina, munito anche di pompa con manometro, troveremo sul libretto dell’auto la pressione ottimale per le nostre gomme. Solitamente le gomme anteriori vanno gonfiate ad una pressione maggiore rispetto a quelle posteriori perché sopportano il peso del motore; la pressione è solitamente tra 2 e 2,4 bar

Il secondo consiglio è quello di usare marce alte, cioè dando un occhio ai giri del motore dell’auto , 2500 giri per un motore a benzina e 2000 per un diesel, potrete innestare la quarta al posto della terza; ciò comporterà un buon risparmio di carburante di circa il 20 % rispetto all’utilizzo della terza ed in generale un risparmio di circa 40 euro l’anno.

Mantenete un’andatura regolare evitando brusche accelerazioni e rallentamenti. Quindi partenze tranquille senza inutili e forzate accelerate e cercate di controllare l’andamento del traffico per prevederne le eventuali contromosse.

Evitare di scaldare il motore dell’auto quando si è fermi, non vi è alcuna necessità di accelerare da fermi anche per i motori diesel.

Non mettere in auto pesi superflui, cioè non sovraccarichiamo la nostra auto inutilmente, ciò ci permetterà di risparmiare carburante.

Usate in maniera moderata il climatizzatore e magari evitate di montare degli accessori che modifichino l’aerodinamica dell’auto stessa, come il portapacchi, che può essere montato sull’auto solo quando è necessario.

E veniamo al sistema Start e Stop; questo dispositivo ci permetterà di spegnere l’auto quando siamo fermi nel traffico, o al semaforo; mettiamo a folle e rilasciamo il pedale della frizione, il motore si spegnerà da solo. E quando premiamo nuovamente il pedale della frizione, l’auto riparte. Tutti gli altri dispositivi sono in funzione, potrete continuare ad ascoltare musica, il servofreno, il servosterzo, l’alzacristalli elettrico, saranno tutti funzionanti. Naturalmente non è come decidere di spegnere il motore ai semafori e poi riaccenderlo, questo alla lunga danneggerà le parti meccaniche, motorino di avviamento e batteria, delle vostre auto.

Infine grazie a questo sistema, che risulta molto vantaggioso soprattutto in città, il risparmio sul carburante arriverà fino ad un litro ogni 10 Km, e daremo anche un contributo all’ambiente riducendo le emissioni circa dell’8%.

Prima fra tutte le scelte ed i consigli, che qui abbiamo cercato di sintetizzare, sarà quella di utilizzare un motore alimentato a gpl o a metano, piuttosto che un auto a benzina.
I dati dello scorso fine settimana ci raccontano di 20 morti in incidenti stradali, due dei quali con meno di 30 anni. Sette gli incidenti mortali che hanno coinvolto veicoli a due ruote ed il 30 % degli incidenti è causato dalla perdita di controllo dell’auto,da parte del conducente, nella fascia oraria che va dalle 22 alle 6 del mattino sono decedute altre tre persone, in tre incidenti mortali.


Insomma tutto questo potrebbe far riflettere su alcuni punti relativi alla sicurezza stradale e sul nostro comportamento alla guida di auto e motocicli.

Un accordo nato tra l’Ania e il Ministero dell’Interno, fa si che le Forze dell’ordine abbiano in dotazione 150 precursori digitali per l’alcool e 20 postazioni complete per controllare la guida in stato di ebrezza e sotto effetto di sostanza stupefacenti.

Circa il 30 % degli incidenti stradali ha come causa l’alcool e la droga, e del totale di vittime dello scorso anno, 1200 avevano meno di trenta anni.

Un primo passo potrebbe essere che dal 2013 sarà obbligatoria per i ciclomotori a due ruote, quelli a tre ruote ed i quadri cicli leggeri, cioè le Microcar, con cilindrata inferiore ai 50 cm cubi, una vera e propria patente. La nuova patente si chiamerà AM e sostituirà il certificato di idoneità alla guida, il patentino, che ora è in vigore.

Da un’indagine condotta dall’Ania, 9 italiani su 10 condannano le infrazioni commesse alla guida di un’ auto, ma sempre un 70% afferma di non rispettare il Codice della Strada.

Infine statisticamente le prime tre cause di incidenti stradali sono: il mancato rispetto dei limiti di velocità, la guida in stato di ebbrezza o sotto l’influenza di sostanze psicotrope, ed il mancato rispetto della distanza di sicurezza.

Insomma con un po’ di buon senso ed un maggiore rispetto per chi è in auto al nostro fianco, oltre che per noi stessi, potrebbe far archiviare il primato europeo dell’Italia, come nazione con maggior numero di sinistri.
Ancora una truffa nel campo delle assicurazioni auto RCA; questa volta sono state trovate 3000 polizze temporanee contraffatte.

Il ritrovamento delle polizza assicurative contraffatte è avvenuto a Napoli, in una tipografia, dove sono state ritrovate le polizze intestate a diverse compagnie assicurative. Le polizze avevano la durata di cinque giorni.


La denominazione che veniva riportata, secondo i dati dell’ISVAP,Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e Interesse Collettivo, è Nobis Assicurazioni S.p.a.; tale compagnia non è autorizzata ad operare nel ramo assicurazioni.

Quindi chi acquista un’assicurazione RCA auto, prima di sottoscrivere il contratto, dovrà cautelarsi controllando i dati, per verificare che la compagnia sia autorizzata a svolgere attività assicurativa. Coloro i quali si trovassero a stipulare una assicurazione fasulla, si ritroveranno, scoperti da copertura, nel caso di sinistri.

Cosa rischia l’automobilista?

L’automobilista rischia una multa ed il sequestro dell’auto. Quindi controllate sempre, prima dell’acquisto della polizza, l’elenco delle società autorizzate sul sito dell’Isvap.

In passato ricordiamo la truffa delle polizze temporanee con il logo ERGO, commercializzate sempre in Campania; e ancora quelle con il logo GeneralStar, emesse da una società britannica, che dal 30 novembre di quest’anno non è più autorizzata ad emettere polizze nel ramo assicurativo.

Le polizze temporanee sono molto convenienti perché possono darci la possibilità di assicurare la nostra auto, magari solo nel periodo estivo o primaverile, oppure solo nei weekend. Quindi per chi non circola tutto l’anno, queste polizze possono rappresentare, una soluzione utilissima. Però occorre fare attenzione al periodo in cui viene tenuta l’auto ferma, che non subisca danni
Valida fino al 6 luglio 2011, l’offerta di Direct Line, propone un cambio di compagnia assicurativa, con due mesi di polizza auto o moto gratuiti.

Quest’offerta è valida anche per le assicurazioni sulla casa.


Se siete assicurati presso un’altra compagnia assicurativa e siete scontenti, sfruttate questa promozione di Direct Line, destinata ad auto moto o ad entrambi i mezzi

Consultate il sito web, fate un preventivo online gratuito, inserite i vostri dati ed i dati del veicolo, poi al termine, avrete la proposta di Direct Line.

Se questa offerta vi soddisferà potrete, sempre online, operare il trasferimento del contratto assicurativo dalla vecchia compagnia verso Direct Line.
Quando stipuliamo una polizza assicurativa, leggiamo con cura il contratto, facciamo attenzione alla possibilità di rivalsa da parte della compagnia stessa.

Cosa significa rivalsa assicurativa?

All’atto del sinistro, la compagnia indennizzerà colui il quale ne è stato la vittima, per poi rivalersi parzialmente sul cliente, di ciò che è stato pagato.

Alcune polizze contemplano l’esclusione della copertura assicurativa, in alcune situazioni stabilite, come:

la guida sotto l’effetto di alcool o sostanza stupefacenti;

problemi inerenti al permesso di guida ( mancato rinnovo);

problemi inerenti il veicolo ( mancata revisione);

o ancora violazione delle norme di carico del veicolo stesso, cioè la presenza in auto di più di cinque persone.

Oppure se viene cambiata la residenza ed il nuovo indirizzo non viene comunicato alla compagnia di assicurazione.

Se sussistono gravi violazioni del Codice della strada, che comportino gravi danni, la compagnia ha il diritto, appunto di rivalersi sul cliente assicurato.

Inoltre le compagnie stabiliscono un massimale per i casi di rivalsa appena citati.
Qualora sappiamo di non poter utilizzare la nostra auto, è possibile richiedere una sospensione della polizza di copertura stessa, è questo un diritto dell’assicurato.


In un certo periodo dell’anno sappiamo che non utilizzeremo la nostra auto, e sarebbe conveniente sospendere la polizza, così poi da estenderla nel periodo immediatamente successivo, per altrettanti mesi.

In alcuni casi la polizza potrebbe essere sospesa solo per gli ultimi tre mesi del contratto assicurativo.

Le modalità per la sospensione sono differente da Compagnia assicurativa a Compagnia.

Generalmente occorre inviare una richiesta, tramite raccomandata A\R, accompagnata dal certificato dell’assicurazione, la carta verde e dal tagliando, tutto in originale.

Nello scritto che accompagna la richiesta di sospensione della copertura assicurativa, dobbiamo precisare che il veicolo sarà custodito in un parcheggio privato. Preciseremo i dati del contraente della polizza e il numero della polizza.

La sospensione della polizza può durare da un minimo di tre mesi ad un massimo di 12 mesi e l’assicurazione stessa, deve essere riattivata entro tale scadenza. Se ciò non avviene nei tempi richiesti, la polizza decade.

L’estensione della durata della stessa va fatta per almeno tre mesi, con una richiesta di riattivazione inviata almeno una settimana prima dell’utilizzo del veicolo stesso alla nostra compagnia di assicurazione.

Alcune compagnie di assicurazione fanno richiesta di un contributo per la riattivazione della copertura, per la fornitura di un nuovo tagliando e certificato con nuove scadenze
Il Decreto Bersani (febbraio 2007) permette di conservare la classe di merito della polizza di assicurazione anche dopo un sinistro, grazie al risarcimento diretto.

Solitamente accade che, dopo la verifica della colpa nel sinistro, l’assicurato viene declassato di due classi di merito, ed il premio dell’assicurazione sale, e di solito anche di un bel pò.

Quando si stipula il contratto RC auto, occorre leggere attentamente che, tra le clausole, ci sia la possibilità di risarcire di tasca propria, colui il quale è stato danneggiato. Potrebbe essere un’ottima alternativa al portarsi dietro l’aumento della classe di merito.

Quindi ricordiamo di controllare, che sia presente la possibilità di liquidare i danni causati, senza subire la declassazione. Anche perché, ogni anno che trascorre senza sinistri, si “guadagna” una classe di merito, ma in caso di sinistro, la beffa è che se ne perdono due.

La liquidazione dei danni alla controparte è conveniente nel caso il danno sia lieve.

Ma come faccio a conoscerne l’entità?

Occorre rivolgersi alla Consap per conoscere l’importo saldato dalla compagnia di autoassicurazioni del danneggiato. Compilando una lettera, con i dati del contraente della polizza, la Stanza di compensazione comunicherà, attraverso una lettera riservata, l’ammontare del danno per il sinistro causato, ed i dati bancari, per effettuare il rimborso.

Con il documento, che attesta il rimborso da noi effettuato, potremo testimoniare presso la filiale della nostra compagnia RCauto, che sia conservata la classe di merito
Nei paesi dell’Unione europea, grazie al sistema Carta Verde ( certificato internazionale ), che accompagna la polizza assicurativa, siamo tutelati, qualora dovesse accadere che ci fosse un incidente all’estero. Sono inclusi anche Albania, Andorra, Bielorussia, Bosnia, Turchia, Israele, Moldova, Macedonia, Ucraina, Montenegro, Serbia, Tunisia e Marocco. La Carta Verde deve essere portata in auto!
La legge che si applicherà sarà quella del paese in cui ci troviamo!
Sono due le possibili soluzioni che investono l’ISVAP oppure l’UCI, ciò dipende da dove avviene il sinistro.
Il mandatario per liquidazioni sinistri, è il rappresentante legale, che è d’obbligo grazie deriva dalla Direttiva europea del 2000,Quarta Direttiva Auto, per tutte le Compagnie di assicurazione, qualora non esistesse una filiale; egli dovrà essere reperibile per semplificarsi la burocrazia.
Occorreranno i dati del nostro veicolo e dell’auto coinvolta nel sinistro.
Vantaggi:Il mandatario ha tempo 90 giorni per liquidare il sinistro o respingere, con motivazioni relative al sinistro avvenuto.
Attraverso l’ISVAP- Istituto di vigilanza assicurazioni- possiamo conoscere, chi sia il rappresentante legale della Compagnia di Assicurazione, del paese in cui ci troviamo. Possiamo svolgere questa incombenza personalmente, oppure delegare un agente che si occuperà anche di contattare il mandatario.
L’UCI è invece l’Ufficio Nazionale Assicurazioni per l’Italia, ed è necessario contattare tale ufficio, che ha sede a Milano, qualora l’incidente avvenga in un paese non comunitario e per il quale non siamo coperti dalla Carta Verde.
Se partecipate a gare sportive su veicoli a motore, e gareggiate su circuiti privati o anche pubblici, dovete essere muniti di regolare polizza di assicurazione. Tutte le competizioni sportive, rally o motocross, possono svolgersi, solo se l’autorità locale, ha rilasciato una autorizzazione per il suo svolgimento, dopo aver anche preso in visione, la copertura assicurativa civile, che gli organizzatori delle competizioni sono obbligati a stipulare.

Esiste una differenza tra le gare sportive che si svolgono su percorsi aperti al traffico e quelle che avvengono su un circuito riservato.

La polizza assicurativa è necessaria quando si organizza una gara sportiva, per coprire la responsabilità civile, sia contro eventuali danni, che gli stessi veicoli che gareggiano, possono provocare alle persone, sia alle cose che agli animali.

Sono esclusi da tale polizza, i partecipanti alla competizione, e le auto con cui hanno gareggiato nel circuito, sia esso privato che pubblico. Quindi un pilota, potrà scegliere, se vuole, di tutelarsi attraverso una assicurazione per il rischio personale.

Cioè, chi organizza una gara sportiva, non ha responsabilità di ciò che accade a chi guida i veicoli e anche essi stessi, gareggiano consapevoli del rischio che corrono.

Ma il conducente di un auto, è però responsabile, di eventuali danni, che può provocare in un incidente, o durante la gara, se si dimostra un comportamento pericoloso. Questo, soprattutto per le gare su strade aperte al traffico, dove se il danneggiato, è un auto che non partecipa alla gara, sarà sicuramente risarcito del danno.

Insomma è sempre il veicolo sportivo a dover dimostrare la sua innocenza!

Ma passiamo al circuito su cui si gareggia; in questo caso sono valide le regole della competizione a cui si partecipa. Si capovolge il principio esposto precedentemente, e qui, saranno le persone danneggiate a dover dimostrare la propria innocenza e la responsabilità di chi guidava il veicolo sportivo.
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