Parafrasando quello che era il tormentone di un messaggio pubblicitario di qualche anno fa, ci si potrebbe chiedere pensando alla RCA “ma quanto mi costi?” Infatti sono molte le polemiche sul caro RC Auto che hanno raggiunto picchi elevati, man mano che gli assicurati hanno rinnovato le polizze in scadenza. I contendenti ovviamente sono sempre gli stessi, da una parte c’ è l’ ANIA (l’ Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici) secondo cui il prezzo delle polizze assicurative per l’ auto è sceso.
Dall’altra ci sono le associazioni dei consumatori che, invece, contestano questa dichiarazione. La questione si è riaccesa con la discesa in campo dell’ Istat che ha diffuso dei dati del comparto relativo alle polizze ed è emerso che negli ultimi cinque anni il prezzo medio dell’ assicurazione RC auto sino al 2009 è aumentato, in media del 2,9%, a fronte di una crescita dello 0,8% dell’ indice generale dei prezzi, mentre l’ANIA nella sua relazione annuale ha dichiarato che si sono ridotto dell’ 11,8%. Un calo che, in particolare, è stato pari al -1,5% nel 2005, al -0,8% nel 2006, al -2,7% nel 2007, fino ad arrivare al -3,9% nel 2009.
L’ ANIA ha dichiarato, inoltre che questi numeri non possono essere avvalorati perché l’ Istituto di statistica nella sua rilevazione calcola la variazione dei prezzi su “profili fissi nel tempo” e perciò non tiene conto di alcuni fattori, quali “gli effetti dei bonus per gli assicurati che non causano sinistri (circa il 92%), gli sconti praticati alla clientela, la cui diffusione e’ aumentata per effetto di una concorrenza tra le imprese sempre più accesa, e per i quali non può essere fissata una misura massima e il fatto che un crescente numero di assicurati cambia ogni anno compagnia alla ricerca del prezzo più conveniente”. Inoltre l’ANIA fa notare che nello studio dell’ Istat mancano gli effetti delle clausole bonus-malus, “misure che – sostiene – impongono impropriamente sconti a determinate categorie di assicurati, in particolare ai componenti della stessa famiglia che acquistano un ulteriore veicolo e a coloro che hanno causato un sinistro in concorso di colpa, ma non ne sono i responsabili principali. Insomma, a questo punto, sembrerebbe, secondo l’ANIA, che le polizze auto siano realmente diminuite. Le associazioni dei consumatori, invece, smentiscono seccamente le argomentazione delle compagnie di Assicurazioni, portando a sostegno delle proprie tesi quanto rilevato dall’ Osservatorio Nazionale Federconsumatori, su un campione che analizza il 67% del mercato (Nord, Centro, Sud), non accenna ad arrestarsi la corsa al rialzo delle polizze RC auto.
Maggiormente penalizzati sono i 50enni che conoscono aumenti a due cifre, che si attestano, in media, al 18%. Per questa fascia di età , gli aumenti più considerevoli si registrano soprattutto per chi si trova in classe 14 ed abita al Sud, con un rincaro medio intorno al 19-20%, e inoltre continuano ad essere scandalose le tariffe per i neopatentati. Così se confrontati tutti i dati, secondo Federconsumatori ed ADUSBEF, dal 1994 ad oggi l’ RC auto ha registrato una crescita del 173%, ben il +18% in più rispetto allo scorso anno. Anche per il Codacons, nell’ ultimo anno nel nostro paese le tariffe RC auto sono aumentate del 15%, e la crescita abnorme del costo delle polizze (175% negli ultimi 15 anni) e’ dimostrata anche dal confronto con altri paesi europei.