Negli ultimi cinque anni il costo dell’ assicurazione auto è sceso dell’ 1,15% nel 2005, dello 0,8% nel 2006, del 2,7% nel 2007, del 3,6% nel 2008 e del 3,9% nel 2009. «Il sistema Rc auto in Italia», ha detto il presidente dell’ Ania, «presenta anomalie strutturali. Se non risolte in tempi brevi, queste anomalie potrebbero determinare una dinamica progressiva di crescita dei costi e dei prezzi, innestando una spirale pericolosissima». Immediata la replica:  «I numeri forniti dall’ Ania relativi alle tariffe Rc auto, sono utili solo per tentare la fortuna e giocare al Superenalotto», ha commentato,  il presidente di una delle più note associazione dei consumatori come il Codacons.   


L’ Ania parla di riduzione del 20% in 5 anni. Le associazione dei consumatori contestano e dicono: costi +25-30%. Continua così la battaglia mediatica tra le assicurazioni e il mondo dei consumatori. Secondo le prime, il prezzo medio della Rc auto, al netto dell’ inflazione (pari nel periodo al 10,4%), si è ridotto in cinque anni di oltre il 20%. Il dato è stato fornito dal presidente dell’ Ania, Fabio Cerchiai, nel corso di un’ audizione alla commissione industria, commercio e turismo del Senato. Cerchiai ha quindi ricordato che, «a suo tempo, l’ indennizzo diretto, la tabellazione normativa delle invalidità fino al 9%, gli investimenti in sicurezza stradale hanno facilitato il contenimento della dinamica dei costi e permesso, nel quinquennio 2005-2009, una riduzione dell’ 11,8% del prezzo medio pagato dagli assicurati».
«Gli automobilisti italiani sanno bene che le tariffe Rc auto non sono affatto scese negli ultimi anni. Al contrario», ha proseguito il presidente del Codacons, «solo nell’ ultimo anno sono cresciute del 15%, mentre negli ultimi 5 anni (dal 2005 al 2009), l’ incremento complessivo è stato del 45-50% e ha colpito soprattutto neopatentati e automobilisti del Sud.

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