Il 12 ottobre 1898 nasce a Genova Alleanza Società di Assicurazioni.  I fondatori sono Evan Mackenzie, Giacomo Castelbolognesi, Enrico Rava e Giuseppe Corradi, tutti esponenti di spicco del mondo della banca e della finanza nazionale e internazionale. Il Ramo Vita rappresenta da subito l’attività più importante della Società che, nei primi anni, opera anche nel Ramo Infortuni e in quello dei Trasporti Marittimi. Gli anni dal  1901 al 1906 rappresentano, dopo lo slancio iniziale, quelli del consolidamento organizzativo di Alleanza. In questa fase Alleanza diventa una realtà  molto affidabile e solida, forte di una rete di 345 tra rappresentanze e agenzie dislocate per lo più nel Regno d’Italia, ma con presenze anche all’estero (Grecia, Turchia, Tunisia, Libia, Malta e Spagna). I vantaggi derivanti dalla forte crescita della raccolta di capitale attorno alle assicurazioni in generale, e a quelle Vita in particolare, aprono all’inizio del secolo, un dibattito sull’opportunità dell’intervento statale nel settore.


Il progetto di nazionalizzazione del ramo vita si materializza con il decreto del 5 agosto 1913,voluto dal Presidente del consiglio  Antonio Giolitti che sancisce la nascita dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni (INA) a cui le imprese private, tra cui Alleanza, devono obbligatoriamente cedere il portafoglio Vita. Negli anni ’70,  l’inflazione rende  necessario studiare un prodotto allineato alle nuove realtà dei mercati finanziari. Vengono lanciate le prime polizze miste di tipo rivalutabile che  sono studiate per mantenere le due caratteristiche “storiche” di Alleanza: la rateazione mensile del premio e l’incasso al domicilio dell’assicurato. Il successo di queste polizze si rafforza con la diffusione, nel 1982, della polizza DR (Denaro Rivalutato). Nel 1993 Alleanza acquisisce una partecipazione del 12% nel Banco Ambrosiano Veneto; nel 1994  acquista il controllo ceduto da Generali sulla compagnia La Venezia e sulla Fincral di Venezia per i prodotti finanziari; nel 1995 viene costituita insieme con Assicurazioni Generali la nuova Società Gruppo Generali Immobiliari (Ggi) e nel 1996 nasce Fondi Alleanza, società di gestione del risparmio attiva sui mercati finanziari e specializzata nel settore dei fondi comuni d’investimento.
Dal 1 ottobre 2009 le attività assicurative di Toro Assicurazioni sono state conferite in una nuova compagnia, AlleanzaToro S.p.A., operativa nei rami vita e danni e interamente controllata dal Gruppo Generali. La nuova Compagnia del Gruppo Generali opera nei rami vita e danni attraverso le reti distributive Alleanza, Toro, Lloyd Italico derivanti dall’integrazione delle attività assicurative di Alleanza e Toro, e le Società Augusta Assicurazioni e DAS. Alleanza Toro S.p.A. offre una gamma di prodotti in grado di soddisfare tutte le esigenze assicurative e previdenziali della famiglia, dei professionisti e delle imprese.
Nel campo della previdenza complementare Alleanza Toro si posiziona come quarto operatore sul mercato con un mix distributivo unico che gli permette di gestire bene la fase transitoria della riforma entrata in funzione dal 1 maggio 2007 e offre ai milioni di lavoratori dipendenti del settore privato; ai lavoratori autonomi e liberi professionisti;   e a oltre 4 milioni di aziende una vasta gamma di polizze in grado di soddisfare le loro richieste.  L’integrazione ha permesso di ampliare le competenze e rafforzare l’offerta commerciale. Altra linee assicurative molto interessante per il mercato sono:
Linea Protezione è una garanzia di serenità che permette di: tutelare i propri cari in caso di una prematura scomparsa o proteggersi dall’insorgenza di una malattia grave che potrebbe lasciare situazioni di precarietà economica;
Linea Risparmio + Sicurezza che risponde all’ esigenze di  garantirsi per il futuro un tenore di vita analogo a quello attuale; realizzare un piano di accumulo del risparmio che garantisca una copertura caso morte per i propri cari; finalizzare il risparmio al futuro dei propri figli o dei propri nipoti.
Linea Investimenti che risponde alle esigenze d’investire con lo scopo di una rivalutazione nel tempo del capitale, difendendosi da fenomeni inflazionistici o congiunturali.

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