Il decreto legislativo 68/2011, federalismo fiscale, ha stabilito che le Province e le Regioni abbiano l’autonomia di aumentare o diminuire, fino al 3,5 %, l’aliquota dell’imposta sull’RCA auto. Oggi l’aliquota è pari al 12,5 %.

Ed ecco che tante province del Veneto e dell’Abruzzo decidono di agire in questo senso.

L’Aquila aumenterà fino al 3% questa aliquota! Questo è stato deciso il 16 giugno scorso.

Se così fosse, dal primo agosto partirebbero questi rincari, cioè dal secondo mese successivo alla delibera.

Insomma questo decreto stabilisce che l’imposta su l’RC Auto, sia un tributo proprio derivato delle province.

E ancora si allunga l’elenco delle province, che hanno deciso di aumentare la tassa RCA, Bologna, Alessandria, Cremona, la Spezia, Reggio Emilia, Rimini, Lecce, Benevento, Vibo Valentia.

Se l’aliquota fosse portata dal 12,5 % al 16 % , cioè appunto del 3.5% in più, su una polizza media di 500 euro, l’aumento sarebbe di circa 15 euro. Che non è affatto poca cosa!

Ma per cosa saranno destinati i fondi raccolti da questa tassa ulteriore?

Ogni regione sceglierà la destinazione d’uso, la provincia di Forli-Cesena, destinerebbe alla manutenzione straordinaria degli edifici scolastici e la messa in sicurezza.

Insomma sempre cattive notizie per i possessori di auto!

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