Il Gpl inquina meno rispetto alla benzina, permette alle auto di poter circolare anche quando ci sono divieti in città e rappresenta un buon margine di risparmio presso i distributori di carburante.
Ma quanto costa un impianto Gpl, cioè petrolio liquefatto?

Su un’auto a benzina si può installare un impianto di alimentazione Gpl,  il costo è variabile e dipende dal tipo di impianto che si sceglie.
Almeno se non riusciamo a risparmiare sulle polizza Rca auto, cerchiamo di farlo con il carburante!
Dobbiamo pensare di dover montare nel vano del bagaglio il serbatoio del gas, quindi sacrificare un po’ di spazio.
Possiamo far sistemare nel vano posteriore quattro tipi di impianti a gas:
a miscelatore, per gli impianti non catalizzati, ad un costo circa di 800 euro;
a iniezione gassosa al costo di 1600 euro; sono questi gli Euro 2 ed Euro 3;
ad iniezione sequenziale costo circa 1800 euro, per i motori Euro 2, Euro 3 ed Euro 4;
infine ci sono gli impianti a Gpl, a controllo della carburazione, per motori Euro 1 ed Euro 2.
Ricordiamo che il Gpl è gassoso, ma è sottoposto a pressione perché si presenti come liquido; le prestazione non ne risentono molto, il costo del Gpl presso i distributori è minore, quindi anche se in effetti teoricamente si consuma  più di propellente, risparmiamo ugualmente.
Ma sono sicuri gli impianti Gpl?
I serbatoi di nuova generazione sono in metallo o acciaio, così come i tubi; gli impianti sono testati e sottoposti a collaudi. Magari un po’ di stress nel cercare il parcheggio, però con le nuove normative per regolamentare il parcheggio delle auto con impianto a gas, possono essere parcheggiate in luoghi interrati.
Quindi solo lati positivi, non si producono  le polveri sottili PM10 e PM2, quindi davvero un’occhio anche all’ambiente oltre che al portafoglio!

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