In questi giorni fioccano sui giornali articoli contro le compagnie d’Assicurazioni che fanno pagare agli automobisti italiani premi che sono all’incirca il doppio rispetto agli altri paesi europei. L’ANIA risponde che a fronte di circa 19 miliardi di €, incassati dalle varie compagnie sono diversi i fattori che poi incidono sulla redditività aziendale. A fronte di un costo polizza medio di 950 € a famiglia per auto, ci sono le varie difficoltà dovute allo scarso utilizzo da parte degli automobilisti sinistrati della possibilità di gestire i danni con il risarcimento diretto e riparazione in officine convenzionate con le Compagnie. C’è poi l’aumento delle frodi, grandi o piccole ai danni delle compagnie, concentrate soprattutto al Sud Italia.

A fronte di un dato medio riscontrato, nelle varie visite ispettive dell’ISVAP, dell’8,6% a livello nazionale, in provincia di Caserta si raggiunge il 12,2%, l’11,4% in provincia di Napoli e l’8,9% in provincia di Foggia. Va precisato che nel Sud-Italia ci sono anche provincie più virtuose, con medie più basse del livello nazionale, ad es.: l’1,6% di Caltanissetta, l’1,3% di Trapani e l’1,1% di Campobasso. Un altro dato segnalato dall’ISVAP è che rispetto al 10% della media europea di danni alle persone negli incidenti stradali, l’Italia ha una media in crescendo dal 20,4% del 2007 al 21,6 del 2008, con trend crescente confermato anche nel 2009. Si tratta di pratiche che poi si chiuduno con percentuali bassissime d’invalidità 1° o 2% nel 70% dei casi. Le imprese comunque hanno uno esborso di circa 1,5 mld di € all’anno, che rappresenta il 10% dei costi totali della RCA.

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