L’ISVAP, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni private, la settimana scorsa ha comunicato  le percentuali di aumento delle polizze nel 2011.
Secondo il presidente dell’Ania, Associazione Nazionale Imprese assicurative, Fabio Cerchiai, in media l’aumento nel 2011 è stato del 5,7%, mentre l’anno scorso è stato sotto il 5%, sono dati certi, ha sottolineato, poichè quello che pagano gli italiani è quello che incassano le compagnie assicurative’.
Secondo un successivo comunicato “gli aumenti di prezzo della RCA a partire dal 2010 si sono resi necessari per il forte deterioramento della gestione tecnica del ramo, visto che in due anni le compagnie nel complesso hanno perso più di un miliardo di euro.


Le cause sono da ricercarsi nel livello eccessivo dei costi dei risarcimenti che non si riesce a ridurre”.
Così Vittorio Verdone, responsabile settore auto dell’Ania, ha commentato i dati Isvap sull’aumento delle tariffe delle assicurazioni auto, sottolineando che i rincari effettivi sono stati non a due cifre, ma di circa il 5%. Sempre secondo il comunicato ANIA della settimana scorsa “I costi stentano a diminuire perchè manca l’esecuzione delle azioni più volte proposte e che vanno dal contrasto alle frodi al completamento della disciplina del danno alla persona, dalla revisione delle lesioni lievissime, che sono ipervalutate, alla riforma del bonus-malus e della procedura delle offerte di risarcimento, che prevede oggi tempi troppo stretti per approfondire i casi fraudolenti.
In ogni caso, prosegue,  per quanto riguarda l’andamento del prezzo, per le compagnie conta solo il prezzo effettivo e non i listini dei prezzi che sono del tutto teorici”. Verdone evidenzia infatti che esistendo una concorrenza, anche molto accesa tra impresa e impresa, esiste una flessibilità tariffaria che consente di ottenere sconti sul prezzo di listino.
In effetti la situazione è più complessa perchè in questo settore le tariffe cambiano da città a città e spesso ci si trova di fronte a due realtà : una concentrata nel regioni del Centro- Nord e una delle regioni del Sud Italia.
Nel Centro-Nord gli aumenti delle tariffe riportate dall’ISVAP sono abbastanza vicine alla realtà soprattutto se a questi aumenti si somma l’inflazione naturale circa + 3%. Nel Sud la politica della maggioranza delle Compagnie assicuratrici è quella di scoraggiare la fidelizzazione degli assicurati disdettanto le polizze con bassa tariffa bonus-malus, per mancati incidenti, per concedere poi un’iscrizione a tariffa maggiorata.
Tutto ciò senza tener conto che alcune compagnie tendono a ridurre la loro presenza sul territorio, complicando in questo modo la vita degli assicurati.
Fonte: assicurazioneblog

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